Il Binge Eating Disorder (BED), o Disturbo da Alimentazione Incontrollata, è un grave disturbo mentale caratterizzato da episodi ricorrenti di abbuffate, durante i quali la persona perde il controllo sull’assunzione di grandi quantità di cibo in un breve lasso di tempo. Questi episodi sono accompagnati da sentimenti di disagio, colpa e vergogna. Sebbene il BED possa colpire persone di qualsiasi età, sesso o estrazione sociale, è importante ricordare che si tratta di una condizione curabile con il giusto supporto terapeutico.
Riconoscere i Sintomi del BED
Chi soffre di binge eating spesso sente una forte spinta a mangiare grandi quantità di cibo anche quando non ha fame. A differenza della bulimia, nel BED non si verificano comportamenti compensatori come il vomito autoindotto o l’uso eccessivo di lassativi. Ecco alcuni sintomi comuni del disturbo da alimentazione incontrollata:
- Mangiare in modo eccessivo e veloce, fino a sentirsi spiacevolmente pieni.
- Consumare cibo in segreto per vergogna o imbarazzo.
- Sentirsi in colpa, depressi o disgustati dopo l’abbuffata.
- La difficoltà nel controllare quanto e cosa si mangia durante le abbuffate.
L’importanza di un Intervento Precoce
Intervenire tempestivamente è cruciale per aumentare le probabilità di una guarigione completa. Chi sospetta di soffrire di BED, o nota tali sintomi in una persona cara, dovrebbe cercare assistenza professionale quanto prima. Nonostante possa essere difficile affrontare l’argomento con un medico, è importante ricordare che il binge eating è una malattia, e merita la stessa attenzione di qualsiasi altro disturbo alimentare.
Come Affrontare una Visita Medica
Per chi è preoccupato di avere il BED, il primo passo potrebbe essere parlare con il proprio medico di famiglia. Sebbene molti medici non siano specialisti nei disturbi alimentari, possono fornire un primo punto di contatto e indirizzare verso risorse specializzate. Ecco alcuni consigli utili per affrontare una visita:
- Prenota un appuntamento più lungo: Questo ti darà più tempo per esprimere i tuoi pensieri senza sentirti sotto pressione.
- Porta con te un familiare o un amico di fiducia: Potrebbe aiutarti a parlare di sintomi o cambiamenti comportamentali che hai difficoltà a esprimere.
- Annota i tuoi sintomi e preoccupazioni: Questo ti aiuterà a non dimenticare nulla di importante durante l’appuntamento.
Superare le Difficoltà con il Medico
Alcuni medici potrebbero non riconoscere immediatamente la gravità del BED, soprattutto se associato a un peso corporeo nella norma o a un sovrappeso. È essenziale sottolineare che il peso non è l’unico fattore diagnostico per i disturbi alimentari. Il BED può colpire persone di ogni peso corporeo, e la mancanza di una significativa perdita di peso non diminuisce la gravità del disturbo.
Inoltre, i medici dovrebbero considerare una varietà di fattori psicologici e fisici oltre all’indice di massa corporea (BMI). Se ti senti non ascoltato o se il medico sembra concentrarsi principalmente sulla perdita di peso, potresti chiedere di essere indirizzato a un professionista con più esperienza nei disturbi alimentari.
Focus sul Trattamento Psicoterapeutico
Per quanto riguarda il trattamento del binge eating disorder, la psicoterapia è una componente fondamentale. La psicoterapia può aiutare a esplorare i fattori emotivi e psicologici alla base del disturbo, offrendo strumenti per affrontare i pensieri negativi e i comportamenti disfunzionali legati al cibo. I benefici della psicoterapia includono:
- Gestione dello stress e delle emozioni: La psicoterapia aiuta a identificare e affrontare le emozioni che possono scatenare episodi di abbuffata, come ansia, tristezza o frustrazione.
- Sviluppo di una relazione sana con il cibo: Aiuta a stabilire schemi alimentari regolari, riducendo il rischio di abbuffate.
- Aumento dell’autostima: Attraverso il sostegno terapeutico, si possono migliorare l’autostima e l’immagine di sé, aspetti spesso compromessi in chi soffre di disturbi alimentari.
Un approccio integrato, che comprenda il supporto emotivo e la gestione comportamentale, è generalmente il più efficace per affrontare il BED.
Cosa Aspettarsi dal Percorso di Cura
Nel trattamento del BED, l’obiettivo non è la perdita di peso, ma piuttosto la riduzione della frequenza delle abbuffate e il miglioramento della qualità della vita. Se il peso rappresenta un problema medico, la sua gestione dovrebbe essere considerata come parte di un piano a lungo termine, sotto la guida di professionisti sanitari. È importante evitare di concentrarsi esclusivamente sulla dieta o sulla restrizione calorica, poiché questo potrebbe peggiorare i sintomi del binge eating.
Supporto Continuo e Gruppi di Auto-Aiuto
I gruppi di auto-aiuto possono offrire uno spazio sicuro per condividere esperienze con persone che affrontano sfide simili. Parlando con altri che hanno vissuto esperienze analoghe, è possibile trovare conforto, motivazione e consigli utili. Inoltre, questi gruppi possono sostenere il processo di recupero e prevenire le ricadute.
Conclusione
Il binge eating disorder è una malattia complessa e sfaccettata, ma con il giusto supporto terapeutico, il recupero è possibile. Riconoscere i segnali del disturbo e cercare aiuto tempestivo è fondamentale per migliorare la qualità della vita delle persone affette da BED. Ricorda, non sei solo in questo percorso: il supporto professionale e quello della comunità possono fare la differenza.
Riferimenti Scientifici
- American Psychiatric Association. (2013). Diagnostic and statistical manual of mental disorders (5th ed.).
- Fairburn, C. G. (2008). Cognitive behavior therapy and eating disorders. Guilford Press.
- Hudson, J. I., Hiripi, E., Pope, H. G., & Kessler, R. C. (2007). The prevalence and correlates of eating disorders in the National Comorbidity Survey Replication. Biological psychiatry, 61(3), 348-358.
- Wilfley, D. E., Bishop, M. E., Wilson, G. T., & Agras, W. S. (2007). Classification of eating disorders: Toward DSM‐V. International Journal of Eating Disorders, 40(S3), S123-S129.
- Herpertz-Dahlmann, B., & Seitz, J. (2019). Treatment of eating disorders in child and adolescent psychiatry. European child & adolescent psychiatry, 28(6), 645-658.
0 commenti