Cos’è l’ortoressia? Segni, sintomi e significato

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Introduzione all’Ortoressia Nervosa

L’ortoressia nervosa è una condizione complessa e ancora poco conosciuta, che descrive un’ossessione patologica per il consumo di cibo considerato sano o “puro”. Il termine deriva dalle parole greche “ortho”, che significa “corretto”, e “orexis”, che significa “appetito”. A differenza di altri disturbi alimentari come l’anoressia o la bulimia, l’ortoressia non si focalizza sulla quantità di cibo o sul peso corporeo, ma piuttosto sulla qualità e sulla purezza degli alimenti consumati.

Questa ossessione può iniziare in modo innocente, magari con l’intento di migliorare la propria salute attraverso una dieta più equilibrata. Tuttavia, quando il desiderio di mangiare sano diventa un’ossessione che domina i pensieri, le azioni e le interazioni sociali, può trasformarsi in un disturbo serio che richiede attenzione e intervento professionale.

Segnali d’Allarme e Sintomi dell’Ortoressia

Ossessione per le Etichette Alimentari

Una persona affetta da ortoressia può trascorrere ore a leggere e analizzare le etichette degli alimenti. Ogni ingrediente viene scrutinato attentamente per assicurarsi che sia “puro” o “naturale”. Questo comportamento può portare a un’eccessiva preoccupazione per sostanze come conservanti, coloranti, zuccheri aggiunti o grassi saturi, anche in quantità minime.

“Mi ritrovavo a passare interi pomeriggi al supermercato, leggendo ogni singola etichetta. Anche un piccolo additivo poteva farmi rimettere il prodotto sullo scaffale con ansia.” — Testimonianza anonima

Eliminazione Progressiva di Gruppi Alimentari

All’inizio, potrebbe trattarsi di eliminare cibi processati o fast food. Col tempo, questa lista di alimenti “proibiti” può espandersi fino a includere interi gruppi alimentari come latticini, cereali, carne, pesce o qualsiasi alimento non biologico. Questa restrizione estrema può portare a una dieta molto limitata e monotona.

Rigidità Alimentare Estrema

Le regole alimentari diventano inflessibili. Anche in situazioni in cui non è possibile controllare il cibo, come cene fuori casa o eventi sociali, la persona può rifiutarsi di mangiare o portare con sé il proprio cibo. Qualsiasi deviazione dalle proprie norme può causare un intenso senso di colpa o disgusto verso se stessi.

Isolamento Sociale

L’ortoressia può influenzare significativamente la vita sociale. L’ansia legata al cibo può portare a evitare eventi sociali, rifiutare inviti a cena o ritirarsi da attività che un tempo erano piacevoli. Questo isolamento può alimentare sentimenti di solitudine e depressione.

“Ho smesso di uscire con gli amici perché non potevo controllare cosa avrei mangiato. Mi sentivo in trappola e sola.” — Testimonianza anonima

Preoccupazione Costante per il Cibo

I pensieri riguardanti il cibo sano possono occupare gran parte della giornata. La pianificazione dei pasti, la preparazione e l’acquisto di cibi “puri” diventano attività predominanti, a discapito di altre responsabilità o interessi personali.

Senso di Superiorità Morale

In alcuni casi, la persona può sviluppare un senso di superiorità morale rispetto a coloro che non seguono le stesse regole alimentari. Questo atteggiamento può deteriorare ulteriormente le relazioni interpersonali e aumentare l’isolamento.

    Conseguenze sulla Salute Fisica e Mentale

    Malnutrizione e Carenze Nutrizionali

    L’eliminazione di vari gruppi alimentari può portare a gravi carenze nutrizionali, come deficit di vitamine, minerali, proteine e grassi essenziali. Queste carenze possono manifestarsi con sintomi quali affaticamento cronico, anemia, problemi ossei e indebolimento dei capelli e delle unghie.

    Perdita di Peso Eccessiva

    Anche se la perdita di peso non è l’obiettivo primario, le restrizioni alimentari possono portare a un dimagrimento significativo. Questo può causare amenorrea nelle donne (assenza del ciclo mestruale), perdita di massa muscolare e altre complicazioni legate al sottopeso.

    Indebolimento del Sistema Immunitario

    Un’alimentazione insufficiente e squilibrata può compromettere il sistema immunitario, aumentando la vulnerabilità a infezioni, malattie e rallentando i tempi di guarigione.

    Problemi Psicologici

    L’ortoressia è spesso associata ad ansia, depressione e disturbi ossessivo-compulsivi. La preoccupazione costante per il cibo può generare stress cronico, irritabilità e difficoltà di concentrazione.

    Riduzione della Qualità della Vita

    L’ossessione per l’alimentazione sana può interferire con il lavoro, gli studi e le relazioni personali. Attività che un tempo erano fonte di gioia possono perdere significato, portando a una vita meno soddisfacente e appagante.

    Diagnosi dell’Ortoressia

    La Sfida della Diagnosi

    Poiché l’ortoressia non è ancora riconosciuta ufficialmente nel DSM-5, diagnosticare questa condizione può essere complesso. Spesso, i sintomi possono sovrapporsi con quelli di altri disturbi alimentari o condizioni psicologiche, come il disturbo ossessivo-compulsivo.

    Criteri Diagnostici Proposti

    Nel tentativo di standardizzare la diagnosi, Bratman e Dunn (2016) hanno proposto criteri specifici:

    Criterio A: Preoccupazioni Ossessive per l’Alimentazione Sana

    • Dedizione eccessiva all’alimentazione sana, che diventa centrale nella vita della persona.
    • Ansia e senso di colpa quando si violano le proprie regole alimentari.
    • Rigidità crescente delle regole dietetiche nel tempo.
    • Pratiche di compensazione, come digiuni o “detox”, per “purgare” il corpo da cibi ritenuti impuri.

    Criterio B: Impatto Negativo sulla Salute e sulla Vita

    • Problemi fisici, come malnutrizione o perdita di peso significativa.
    • Compromissione sociale, con difficoltà nelle relazioni e isolamento.
    • Autostima legata esclusivamente all’adesione alle regole alimentari.

    Processo Diagnostico

    La diagnosi viene effettuata attraverso colloqui approfonditi con professionisti della salute mentale, che valutano:

    • Storia alimentare e abitudini attuali.
    • Pensieri e credenze riguardanti il cibo e la salute.
    • Impatto sulla vita quotidiana, includendo aspetti sociali, lavorativi e relazionali.

    È fondamentale escludere altre condizioni mediche o psicologiche che potrebbero spiegare i sintomi.

    Trattamenti Disponibili

    Approccio Multidisciplinare

    Il trattamento dell’ortoressia richiede l’intervento di un team di professionisti, tra cui psicologi, psichiatri, nutrizionisti e medici. L’obiettivo è affrontare sia gli aspetti psicologici che quelli fisici della condizione.

    Psicoterapia

    La psicoterapia può aiutare a:

    • Identificare e modificare i pensieri disfunzionali riguardo al cibo.
    • Ridurre i comportamenti ossessivi e le preoccupazioni eccessive.
    • Sviluppare strategie di coping per gestire l’ansia e lo stress.
    • Regolare le emozioni intense legate all’alimentazione.
    • Migliorare le abilità sociali e la gestione dei conflitti.
    • Promuovere la consapevolezza e l’accettazione di sé.

    Educazione Nutrizionale

    Un nutrizionista specializzato può aiutare a:

    • Reintrodurre gradualmente alimenti precedentemente evitati.
    • Creare un piano alimentare equilibrato che soddisfi le esigenze nutrizionali.
    • Correggere le credenze errate sull’alimentazione e la salute.

    Supporto Medico

    In presenza di complicazioni fisiche:

    • Monitoraggio regolare dei parametri vitali e dello stato nutrizionale.
    • Interventi medici per trattare carenze specifiche o problemi correlati.

    Supporto Sociale e Familiare

    • Coinvolgimento della famiglia nelle sessioni terapeutiche.
    • Gruppi di sostegno per condividere esperienze e strategie.
    • Attività sociali guidate per reintegrare la persona nella vita comunitaria.

    Tecniche di Mindfulness e Gestione dello Stress

    • Meditazione e yoga per aumentare la consapevolezza del corpo.
    • Tecniche di rilassamento per ridurre l’ansia.

     

    Come Riconoscere se Hai Bisogno di Aiuto

    Auto-Valutazione

    Chiediti:

    • Il mio rapporto con il cibo sta influenzando negativamente la mia vita?
    • Provo ansia o senso di colpa quando non riesco a seguire la mia dieta?
    • Evito situazioni sociali a causa delle mie abitudini alimentari?
    • Il cibo occupa gran parte dei miei pensieri quotidiani?

    Se le risposte sono prevalentemente affermative, potrebbe essere utile consultare un professionista.

    Parlare con Qualcuno di Fiducia

    Condividere le tue preoccupazioni con amici o familiari può:

    • Alleviare il senso di isolamento.
    • Fornire supporto emotivo.
    • Aiutarti a prendere la decisione di cercare aiuto professionale.

    Consultare un Professionista

    Un medico, uno psicologo o un nutrizionista possono:

    • Valutare la tua situazione in modo oggettivo.
    • Offrirti strategie e risorse per affrontare il problema.
    • Guidarti nel percorso di recupero.

    FAQ sull’Ortoressia Nervosa

    1. L’ortoressia è riconosciuta come disturbo alimentare ufficiale?

    No, attualmente l’ortoressia non è inclusa nel DSM-5 come disturbo alimentare ufficiale. Tuttavia, è riconosciuta come una condizione seria che può avere un impatto significativo sulla salute e sulla qualità della vita.

    2. Qual è la differenza tra mangiare sano e ortoressia?

    Mangiare sano è un comportamento equilibrato che promuove il benessere senza causare stress o limitare la vita sociale. L’ortoressia è un’ossessione che domina i pensieri, causa ansia e porta all’isolamento sociale.

    3. Chi è più a rischio di sviluppare l’ortoressia?

    Individui con tratti perfezionistici, tendenze ossessivo-compulsive, storia di disturbi alimentari o che lavorano in settori che enfatizzano la salute e la purezza alimentare (come nutrizionisti, atleti, chef) possono essere più a rischio.

    4. L’ortoressia può portare ad altri disturbi alimentari?

    Sì, l’ortoressia può evolvere o coesistere con altri disturbi alimentari come l’anoressia nervosa o la bulimia, soprattutto se non viene affrontata tempestivamente.

    5. Come posso supportare una persona che sospetto soffra di ortoressia?

    • Ascolta senza giudicare: Offri uno spazio sicuro per esprimere i suoi sentimenti.
    • Esprimi preoccupazione in modo empatico, senza critiche.
    • Incoraggia a cercare aiuto professionale, offrendo il tuo supporto durante il processo.
    • Evita di minimizzare le sue preoccupazioni o di forzare cambiamenti alimentari.

    6. È possibile guarire dall’ortoressia?

    Sì, con il giusto supporto terapeutico e nutrizionale, le persone possono sviluppare un rapporto sano con il cibo e migliorare la loro qualità di vita.

    7. Quali strategie posso adottare per prevenire l’ortoressia?

    • Promuovi un approccio equilibrato all’alimentazione, evitando estremismi.
    • Educa te stesso e gli altri sull’importanza della varietà e della moderazione.
    • Focalizzati sul benessere generale, includendo attività fisica, relazioni sociali e gestione dello stress.

    8. L’ortoressia colpisce solo le donne?

    No, l’ortoressia può colpire persone di qualsiasi genere ed età. Tuttavia, può essere più comune in individui che sono esposti a pressioni sociali riguardo alla salute e all’immagine corporea.


    Conclusioni

    L’ortoressia nervosa è una condizione che va oltre il semplice desiderio di mangiare sano. È un disturbo che può avere ripercussioni significative sulla salute fisica, mentale ed emotiva. Riconoscere i segnali d’allarme e agire tempestivamente è fondamentale per prevenire complicazioni più gravi.

    Se ti riconosci nei sintomi descritti o sei preoccupato per una persona cara, non esitare a cercare supporto professionale. Il percorso verso la guarigione può essere impegnativo, ma con il giusto aiuto e una rete di sostegno, è possibile ritrovare un equilibrio e una relazione positiva con il cibo.


    Lilac – Centro Disturbi del Comportamento Alimentare

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    Bibliografia

    • Bratman, S., & Knight, D. (2000). Health Food Junkies: Overcoming the Obsession with Healthful Eating. Broadway Books.
      [Descrizione del concetto originale di ortoressia, introdotto da Steven Bratman.]

    • Donini, L. M., Marsili, D., Graziani, M. P., Imbriale, M., & Cannella, C. (2004). “Orthorexia nervosa: A preliminary study with a proposal for diagnosis and an attempt to measure the dimension of the phenomenon.” Eating and Weight Disorders, 9(2), 151–157.
      [Link: https://doi.org/10.1007/BF03325060]
      [Primo studio che tenta di definire criteri diagnostici per l’ortoressia.]

    • Cena, H., Barthels, F., Cuzzolaro, M., et al. (2019). “Definition and diagnostic criteria for orthorexia nervosa: A narrative review of the literature.” Eating and Weight Disorders, 24(2), 209-246.
      [Link: https://doi.org/10.1007/s40519-018-0606-y]
      [Revisione critica della letteratura scientifica sul tema.]

    • Academy of Nutrition and Dietetics. (2020). “Orthorexia Nervosa: When Healthy Eating Becomes an Obsession.”
      [Link: https://www.eatright.org]
      [Informazioni pratiche per dietisti e nutrizionisti.]

    • National Eating Disorders Association (NEDA). “What is Orthorexia?”
      [Link: https://www.nationaleatingdisorders.org/orthorexia]
      [Risorsa informativa dedicata ai disturbi alimentari, incluso l’ortoressia.]

    • State of Mind – Il Giornale delle Scienze Psicologiche. (2021). “Ortoressia: Quando il cibo sano diventa un’ossessione.”
      [Link: https://www.stateofmind.it]
      [Articolo divulgativo sull’impatto psicologico e sociale dell’ortoressia.]

    • Missbach, B., Dunn, T. M., & König, J. S. (2017). “We need new tools to assess orthorexia nervosa.” Frontiers in Psychology, 8, 74.
      [Link: https://doi.org/10.3389/fpsyg.2017.00074]
      [Discussione sulla necessità di strumenti diagnostici validati.]

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