Quali sono i segni e i sintomi dell’ortoressia?

In una società tanto ossessionata dalla salute, quand’è che cercare di essere “sani” diventa pericoloso? Quando diventa un problema? Molte persone conoscono i disturbi alimentari più noti: l’anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata, ma molti non sono a conoscenza di un altro grave disturbo alimentare: l’ortoressia nervosa. L’ortoressia, pur non rientrando ancora tra le diagnosi ufficiali del DSM-5, è un problema potenzialmente letale che necessita di cure.

Per ortoressia nervosa si intende una “ossessiore per l’alimentazione corretta”. L’individuo si preoccupa della qualità e della purezza del cibo che consuma, è ossessionato dall’essere “sano”. In altre parole, si parla di ortoressia quando si è talmente ossessionati dal fatto che il cibo sia pulito, crudo, fresco, biologico, privo di OGM, ecc. che questo interferisce con la qualità della vita e la capacità di partecipare a eventi alimentari sociali. L’ortoressia è quando il desiderio di essere così puri e corretti porta all’esclusione di importanti nutrienti e a un impatto negativo sul proprio benessere psicofisico.

Se togliamo le parole come fissazione e ossessione, l’ortoressia può sembrare un modo “sano” di vivere, ma non dobbiamo lasciarci ingannare, perché non è così! L’ortoressia può causare gravi perdite di peso e problemi di salute. L’ortoressia è un esempio perfetto di come un eccesso di qualcosa considerato positivo possa essere dannoso.

Il cervello di ognuno di noi recepisce ed elabora le informazioni in modo differente. Un cervello medio può comprendere e gestire concetti come l’equilibrio, la flessibilità e la moderazione. Un cervello che ha tendenze più ossessive trova difficoltà a trovare una via di mezzo. Se soffri di ortoressia, potresti sentirti dire che il cardio fa bene al cuore e quindi ti ritrovi a fare esercizio fisico in modo compulsivo e poco salutare. Se sei vittima del pensare in bianco e nero, potresti sentirti dire che le carote fanno bene alla vista e questo pensiero ti spinge a mangiarne una certa quantità ogni giorno. A questo punto, non puoi saltare un giorno di palestra o fare un pasto senza includere le carote! Questa rigidità rende difficile vivere una vita piena. 

C’è un certo orgoglio legato all’ortoressia, quasi una medaglia d’onore. Si può provare un senso di superiorità nel pensare che si mangia e si fa attività fisica nel miglior modo possibile e che nessun altro stia andando così bene come te. È un modo esterno di esaltare un senso di sé solitamente debole. Può esserci un aumento iniziale dell’autostima, ma di solito è destinato a non durare perché c’è sempre qualcosa di più che si potrebbe fare, un modo per essere ancora più “sani” e quindi più giusti e perfetti.

L’ortoressia è un disturbo che spaventa molto e spesso parte da una semplice dieta apparentemente innocua. La società tende a lodare coloro che includono o escludono determinati alimenti; alla maggior parte delle persone può persino sembrare che chi si trova nelle fasi iniziali dell’ortoressia stia migliorando il proprio stile di vita e facendo scelte più sane. Il “dietologo” viene lodato per ciò che viene recepito come disciplina. All’inizio può essere difficile rendersi conto che c’è un problema, ma diventa presto evidente che il problema esiste quando non si riesce più ad andare a cena a casa di amici o a mangiare nel proprio ristorante preferito.

Man mano che l’ossessione per la purezza si fa sempre più forte, la dieta diventa molto rigorosa. Con il tempo, si osserva una diminuzione della varietà e dell’apporto calorico, che può causare complicazioni a livello sociale, fisiologico e medico. La salute risulta compromessa quando si soffre di carenze nutrizionali e quando i sistemi e gli organi del corpo non ricevono abbastanza energia. Quello che era nato come un modo per essere “sani” è diventato l’elemento stesso che causa disturbi. Inoltre, quando si soffre di ortoressia o di qualsiasi altro disturbo alimentare, la quantità/intensità dell’esercizio fisico tende ad aumentare fino a diventare dannosa. L’eccesso di esercizio fisico diventa ancora più nocivo per il corpo svuotato.

Quando il desiderio di essere puri e di mangiare in modo sano diventa un disturbo? Ecco alcuni segnali di allarme che ti aiuteranno a riconoscere i sintomi dell’ortoressia:

  • L’individuo evita e infine elimina alcuni tipi di alimenti che non considera “puri”, come i coloranti, gli aromi e i conservanti artificiali e gli alimenti che possono essere stati geneticamente o chimicamente modificati o trattati con pesticidi.
  • Evita di alcuni gruppi di alimenti che la società ritiene “non salutari”.
  • Diminuzione della varietà degli alimenti
  • Perdita di peso 
  • Rifiuta di mangiare cibi di cui non è chiara la preparazione o il contenuto (ad esempio, al ristorante).
  • Rifiuta di mangiare cibi che non prepara lui stesso.
  • Rifiuta di mangiare cibi che non sono stati prodotti o preparati in un modo che ritiene puro (es.: il cibo deve essere a “KM0”)

Se uno di questi segnali ti sembra familiare, è di fondamentale importanza che tu chieda aiuto. È anche importante parlare con la persona che ami se pensi che ne stia soffrendo. L’ortoressia è un disturbo grave che richiede un aiuto da parte di un professionista. Trovare un terapeuta e/o un nutrizionista specializzato in disturbi alimentari è un ottimo primo passo. A quel punto, lo specialista può aiutarti a formare un team con tutte le figure competenti. Lavorando con professionisti qualificati, guarire è possibile!

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