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I “buoni propositi” di settembre

disturbi alimentari

Così come l’inizio dell’anno, anche settembre rappresenta spesso una scadenza entro la quale ci sentiamo in dovere di formulare una lista di “buoni propositi” da rispettare per ripartire nel migliore dei modi. Una sorta di borderò il cui resoconto riguardi le nostre scelte alimentari. L’alimentazione è, infatti, raramente tralasciata all’interno di questi elenchi, e come potrebbe, d’altra parte, non essere considerata, essendo parte fondamentale delle nostre vite?

Ecco perché, dopo aver avuto modo di rifletterci su, durante l’agosto più torrido di sempre, probabilmente sarebbe meglio sunteggiare il tutto, magari attendendo un calo delle temperature più corroborante: piuttosto che chiederci quali sarebbero i migliori propositi da rispettare, stilare una lista di consigli professionali e, per quanto scientificamente supportati, ben poco personalizzati, iniziamo a chiederci cosa davvero ci renderebbe più soddisfatti nella nostra vita alimentare. Da cosa ricaviamo un benessere effettivo? Quali sono i nostri personali, unici bisogni, entro i nostri termini e alle nostre condizioni?

In other words, primo buon proposito da rispettare: non rispettare buoni propositi altrui per iniziare a delineare i nostri, nel rispetto delle nostre autentiche necessità.

Contro qualsiasi regola della buona educazione, riporto le presentazioni in conclusione: sono Ilaria D’Errico, dietista e persona interessata a rispondere ai vostri dubbi su alimentazione e rapporto con il cibo. Potremmo considerarla l’inaugurazione di una “rubrica”, ma in sostanza altro non è che un canale di comunicazione aperto a voi e ai vostri quesiti, nel caso si presentassero, nel caso voleste porli, nel caso vi steste chiedendo se possa esserci qualcuno per questo. C’è.

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