Molti genitori sanno quanto sia difficile far provare nuovi cibi ai propri figli. La selettività alimentare è un aspetto normale e diffuso, ma cosa succede quando avviene con molti alimenti, non va mai via o peggiora?
L’Avoidant/Restrictive Food Intake Disorder (ARFID o Disturbo Evitante/Restrittivo dell’assunzione di cibo) è un disturbo alimentare che comporta un estremo rifiuto o una limitata assunzione di cibo. La dottoressa Julie Lesser, MD, psichiatra per bambini e adolescenti a Rogers-Minneapolis, condivide con noi sette aspetti sull’ARFID di cui bisogna essere a conoscenza.
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1. ARFID NON SIGNIFICA ESSERE SCHIZZINOSI.
Sebbene l’ARFID possa somigliare a una forma di selettività “schizzinosa”, in realtà questo disturbo si caratterizza per il livello elevato di disagio fisico e mentale provocato dall’alimentazione. Chi soffre di ARFID può avere difficoltà a masticare o deglutire e può anche avere conati di vomito o avvertire un senso di soffocamento se prova a mangiare qualcosa che scatena alti livelli di ansia. L’ansia può anche indurrre l’individuo a evitare qualsiasi situazione di consumo sociale, come un pranzo a scuola o una festa di compleanno.
Con l’ARFID, i cibi possono essere evitati in base a caratteristiche fisiche come la consistenza, l’odore e l’aspetto, o in base ad esperienze negative pregresse come il soffocamento o il vomito. L’ARFID è una nuova aggiunta al DSM-5, la lista ufficiale delle diagnosi psichiatriche. Prima che venisse aggiunto, era classificato come disturbo dell’alimentazione dell’infanzia o della prima infanzia, o disturbo alimentare non altrimenti specificato.
2. L’ARFID PUò CAUSARE SERI PROBLEMI ALLA SALUTE.
Uno dei sintomi più comuni dell’ARFID è una significativa perdita di peso o il mancato aumento di peso e la mancata crescita per chi dovrebbe essere in fase di sviluppo. I livelli di deficit nutrizionale significativi possono richiedere un livello di cure più elevato per ottenere la stabilizzazione medica.
3. AI PAZIENTI AFFETTI DALL’ARFID NON INTERESSA PERDERE PESO O AVERE UN BEL FISICO.
Anche se la perdita di peso è un segnale comune dell’ARFID, è importante ricordare che questo non è il motivo per cui si evita il cibo. La mancanza di interesse per il proprio fisico o la paura di ingrassare è un modo in cui l’ARFID si distingue da altri disturbi alimentari, come l’anoressia nervosa e la bulimia nervosa. Nonostante ciò, le conseguenze dell’ARFID possono essere altrettanto gravi.
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4. L’ARFID PUò MANIFESTARSI IN INDIVIDUI DI QUALSIASI ETà E SESSO.
Anche se l’ARFID viene diagnosticata più spesso nei bambini e negli adolescenti, può manifestarsi anche negli adulti. Può presentarsi negli adulti che non hanno ricevuto alcun trattamento da bambini e che hanno un passato di alimentazione selettiva basata su timori di tipo sensoriale o sentimenti di avversione nei confronti di nuovi cibi. Sebbene alcuni disturbi alimentari si trovino più spesso negli individui di sesso femminile, l’ARFID è riscontrabile quasi in ugual misura o forse è anche più comune nei maschi che nelle femmine.
5. MOLTE PERSONE AFFETTE DA ARFID PRESENTANO DISTURBI CONCOMITANTI.
È frequente che le persone a cui viene diagnosticata l’ARFID siano affette da ansia, disturbi dell’umore o altre condizioni, come il disturbo dello spettro autistico. Se è presente una condizione medica che influisce sull’appetito o sul consumo, il grado di rifiuto del cibo deve andare oltre quello che ci si aspetterebbe per la condizione medica per essere classificata come ARFID.
6. L’ARFID PRESENTA SEGNALI D’ALLARME PSICOLOGICI E FISICI.
Tra i segnali psicologici si osservano:
- Paura di soffocare o vomitare
- Mancanza di interesse per il cibo o di appetito
- L’individuo è sempre più schizzinoso verso il cibo
- Limitare l’assunzione di cibo a consistenze particolari
- L’individuo lamenta di mal di stomaco o sensazione di pienezza durante i pasti
Tra i segnali fisici si osservano:
- Crampi allo stomaco e altri disturbi gastrointestinali
- Insofferenza al freddo
- Irregolarità del ciclo mestruale
- Difficoltà a concentrarsi
- Vertigini o svenimento
- Problemi legati al sonno
- Fatica
7. IL TRATTAMENTO PER L’ARFID è EFFICACE.
Nonostante l’ARFID sia una recente aggiunta al DSM-5, esistono già trattamenti efficaci. La psicoterapia è risultata capace di aiutare i pazienti ad imparare ad affrontare il problema per ottenere una guarigione a lungo termine.
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