Secondo alcuni studi, il 14% dei soggetti affetti da disturbo bipolare presenta anche un disturbo alimentare concomitante, come la bulimia nervosa, l’anoressia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata. Le statistiche indicano che all’1,5% delle donne viene diagnosticata la bulimia nervosa e che, tra chi soffre di disturbo bipolare, questo numero sale all’8%; il che collega questi due disturbi. La bulimia nervosa e il disturbo bipolare sono entrambi disturbi mentali che si caratterizzano per irritabilità, ansia elevata, pensieri ossessivi, comportamenti compulsivi e malumore.
Cos’è il disturbo bipolare?
Il disturbo bipolare è considerato erroneamente come un disturbo caratterizzato da un rapido cambiamento d’umore che varia da una profonda infelicità a una notevole autostima, ma questo disturbo dell’ umore comune è molto più complicato delle presunte oscillazioni emotive labili che la nostra società vede. Le statistiche indicano che 2,5 milioni di americani di età superiore ai 18 anni sono affetti da disturbo bipolare I o bipolare II, senza includere coloro che non hanno ottenuto una diagnosi appropriata, che è fortemente legata alla disinformazione circa i sintomi. Il disturbo bipolare affettivo o malattia maniaco-depressiva è un disturbo dell’umore caratterizzato da periodi di profonda depressione che si alternano a periodi di eccessiva euforia e umore irritabile, noti come mania. Poiché si tratta di un disturbo dell’umore, rientra nella stessa categoria della depressione, anch’essa un disturbo dell’umore ma privo della componente della mania. Le persone soffrono di sbalzi d’umore notevoli che ostacolano le relazioni personali, le funzioni lavorative e le attività quotidiane. Il disturbo bipolare può spesso presentarsi in concomitanza con disturbi d’ansia come il disturbo d’ansia generalizzato e il disturbo di panico o con un disturbo da abuso di sostanze come l’abuso di oppioidi, alcol o cocaina.
Cos’è la bulimia?
La bulimia nervosa è un disturbo alimentare molto comune tra i giovani adulti ed è caratterizzato da episodi ricorrenti di alimentazione incontrollata seguiti da gesti di compensazione come la pratica del vomito autoindotto, attività fisica eccessiva, uso di lassativi o diuretici per evitare l’aumento di peso causato dagli episodi di alimentazione. L’episodio di alimentazione incontrollata (binging) è definito come il consumo di una quantità eccessiva di cibo nell’arco di due ore, accompagnato da sentimenti di perdita di controllo e senso di colpa. È possibile che chi soffre di bulimia nervosa consumi fino a 3.400 calorie in poco più di un’ora e fino a 20.000 calorie in otto ore. Affinché venga formulata una diagnosi, questo fenomeno deve verificarsi almeno una volta alla settimana per un periodo di almeno tre mesi. La percezione anormale del proprio fisico e la prevenzione dell’aumento di peso sono le cause scatenanti di questo fenomeno e devono essere presenti affinché venga formulata una diagnosi secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, Quinta Edizione (DSM-5). La bulimia nervosa può causare gravi condizioni mediche come insufficienza epatica, cardiaca e renale secondaria a squilibri elettrolitici, in particolare di potassio, magnesio e fosfato. Le gravi complicazioni gastrointestinali derivanti dalla bulimia nervosa comprendono gastrite, lacerazioni esofagee e reflusso acido e sono causate dal vomito autoindotto e dall’abuso di lassativi.
Trattamento
I farmaci antipsicotici come lo ziprasidone e gli stabilizzatori dell’umore come il litio sono la prima linea di trattamento del disturbo bipolare; tuttavia, questi farmaci non si sono rilevati efficaci nel trattamento della bulimia nervosa. Il litio è stato studiato come trattamento dei disturbi alimentari e del disturbo bipolare e si è dimostrato in grado di migliorare i sintomi di questi disturbi concomitanti; tuttavia, attualmente non viene utilizzato in ambito clinico poiché mancano ricerche e studi più significativi. Sebbene alcuni antidepressivi siano efficaci nel trattamento della bulimia nervosa, questi non sono indicati nel disturbo bipolare perché notoriamente predispongono l’individuo a subire fasi acute di mania. Di conseguenza, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata sono gestibili in maniera più efficace con approcci psicoterapeutici combinati con un’attenta terapia farmacologica monitorata da uno psichiatra.
Tradotto da center for discovery
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